Soffri di allergie stagionali o perenni? Ecco cosa sapere per riconoscerle e gestirle al meglio!
Le allergie possono presentarsi in qualsiasi momento dell’anno, con sintomi che variano da persona a persona: naso chiuso o gocciolante, occhi arrossati, prurito, affaticamento, difficoltà respiratorie, irritazioni cutanee…
Capire cosa le scatena e come gestirle prima che arrivino alla fase acuta è il primo passo per migliorare la qualità della vita, poiché spesso i sintomi interferiscono con il riposo notturno o con la quotidianità.
Di seguito proponiamo una guida con un riepilogo chiaro e completo di cause, sintomi e test diagnostici. Valuteremo anche alcune strategie utili per ridurre l’esposizione agli allergeni, incluse soluzioni che si possono introdurre da subito in casa per attenuare i sintomi.
Cos’è un’allergia?
Un’allergia è una reazione eccessiva e anomala del sistema immunitario a sostanze normalmente innocue, chiamate allergeni. Quando il sistema immunitario li percepisce come un “pericolo”, scatena un processo infiammatorio che coinvolge principalmente:
- mucose nasali
- bronchi
- occhi
- pelle
Questo meccanismo provoca i sintomi tipici delle allergie, che possono variare da lievi a molto intensi.
La situazione in Italia
In Italia, circa il 25% della popolazione soffre di allergie, con un trend in costante aumento. Le allergie rappresentano la terza causa di malattia cronica dopo l’ipertensione e l’osteoporosi. Le forme respiratorie e quelle alimentari coinvolgono un numero significativo di persone.
Quasi 15 milioni di italiani convivono con una forma di allergia:
- alimentare: si stima che siano circa 2,1 milioni le persone colpite da allergie alimentari, con un aumento significativo negli ultimi decenni. I bambini sono più colpiti rispetto agli adulti, ma le reazioni possono essere anche molto gravi e portare a shock anafilattici.
- respiratoria: come la rinite allergica, sono in aumento e si prevede che entro il 2030 quasi il 40% degli italiani ne soffrirà.
Quali sono i fattori che contribuiscono all’aumento delle allergie?
Negli ultimi anni, il numero di persone che soffre di allergie è cresciuto in modo significativo, e le ragioni sono diverse.
Uno dei fattori più importanti è il cambiamento climatico: temperature più alte e stagioni più miti hanno allungato i periodi di pollinazione, aumentando di fatto il tempo in cui siamo esposti ai pollini e, di conseguenza, il rischio di sviluppare sintomi allergici.
A questo si aggiunge l’inquinamento, che rende le vie respiratorie più sensibili e irritabili. Anche alcuni comportamenti quotidiani, come il fumo, la scarsa attività fisica o la permanenza prolungata in ambienti chiusi, possono contribuire a peggiorare o favorire l’insorgenza delle allergie.
Infine, un ruolo lo gioca anche la cosiddetta “ipotesi igienica”. Secondo questa teoria, vivere in ambienti molto puliti e con una minore esposizione a virus e batteri potrebbe non stimolare adeguatamente il sistema immunitario, rendendolo più incline a reagire in modo eccessivo a sostanze innocue.
Allergie stagionali e perenni: qual è la differenza?
Le allergie stagionali si manifestano solo in alcuni periodi dell’anno, specialmente in primavera, estate e inizio autunno. Il principale responsabile è il polline, quando la sua concentrazione è elevata nell’aria secondo il classico “calendario pollinico”. Il polline è prodotto da diverse piante, tra cui:
- Graminacee
- Betulla
- Cipresso
- Olivo
- Nocciolo
- Ambrosia
- Artemisia
Le allergie perenni sono presenti tutto l’anno e dipendono da allergeni indoor, come:
- acari della polvere
- muffe
- derivati degli animali domestici (saliva, urine, forfora)
- sostanze chimiche e materiale da contatto (lattice, cosmetici, detergenti)
Sono spesso associate a sintomi cronici e possono influire in modo significativo sulla giornata, in particolare sul riposo notturno.
Cosa fare per contrastare le allergie?
Quando si sospetta un’allergia, il primo passo è sempre quello di consultare un medico allergologo. Solo uno specialista può confermare la diagnosi, chiarire quali sono gli allergeni responsabili e proporre un percorso personalizzato per gestire i sintomi.
Un altro aspetto fondamentale è evitare, per quanto possibile, le sostanze che scatenano la reazione allergica. Riconoscerle permette di ridurre l’esposizione nella vita quotidiana, soprattutto in casa o negli ambienti in cui si trascorre più tempo.
Infine, è importante seguire con costanza le terapie prescritte. A seconda del tipo di allergia e della sua intensità, il medico può indicare farmaci specifici oppure, nei casi più complessi, un percorso di immunoterapia. In Italia l’accesso a questi trattamenti può variare da regione a regione, ma la scelta deve sempre essere guidata da un professionista.
Come si diagnosticano le allergie?
Quando compaiono sintomi sospetti, è importante rivolgersi a uno specialista allergologo. Gli strumenti di seguito presentati, solitamente i più utilizzati, aiutano a definire il quadro allergico e scegliere la terapia più adatta.
- Visita allergologica con anamnesi, per ricostruire storia clinica, ambiente di vita e fattori scatenanti.
- Test cutanei (Prick test, Patch test, Intradermico), che permettono di individuare in modo rapido l’allergene responsabile.
- Esami del sangue (IgE totali e specifiche), che misurano la risposta immunitaria dell’organismo.
- Test di provocazione, utilizzati solo in casi particolari per conferme più approfondite.
Trattamento: cosa aiuta davvero?
Le allergie non si “curano” in senso stretto, ma si possono controllare efficacemente. Tra le possibili terapie, sempre su indicazione medica, troviamo:
- antistaminici
- spray nasali corticosteroidei
- decongestionanti
- antileucotrieni
- immunoterapia specifica (vaccini)
Ogni trattamento è diverso e deve essere definito dallo specialista in base al tipo di allergia, alla gravità e alla storia clinica della persona.
Come ridurre l’esposizione agli allergeni in casa?
Per le forme perenni, come l’allergia agli acari della polvere o al pelo di animale, intervenire sull’ambiente domestico è fondamentale. Ecco alcune strategie efficaci:
- Utilizzare protezioni antiacaro certificate: i set antiacaro Higienic Pants, composti da federe e coprimaterasso barriera, riducono in modo significativo l’accumulo di allergeni grazie a tessuti tecnici pensati per isolare acari e microparticelle.
- Lavare la biancheria ad alte temperature (60°C): almeno una volta a settimana, per limitare la proliferazione degli acari.
- Ridurre gli ambienti umidi: arieggiare regolarmente gli ambienti e limitare muffe e ristagni.
- Scegliere detergenti delicati: per evitare irritazioni cutanee e reazioni da contatto.
- Mantenere la casa pulita e ordinata: con particolare attenzione a materassi, tende, divani, peluche e superfici morbide, dove polvere e allergeni tendono ad accumularsi.
Conclusione
Che si tratti di allergie stagionali o perenni, riconoscerle e intervenire per tempo permette di ridurre i sintomi e vivere con maggiore comfort. Con piccoli accorgimenti quotidiani, e con l’aiuto dei prodotti giusti, è possibile migliorare la qualità dell’aria in casa e favorire un riposo più sereno.
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